L’Orient Express evoca immagini di eleganza senza tempo, avventure e intrighi che si intrecciano attraverso il cuore dell’Europa. Dal momento della sua creazione nel 1883, questo treno leggendario ha viaggiato attraverso alcune delle città e dei paesaggi più affascinanti del continente, collegando Parigi a Costantinopoli e attraversando una serie di tappe che hanno contribuito a creare l’immaginario romantico e avventuroso che lo circonda. Tra queste tappe, l’Austria occupa un posto speciale, rappresentando il cuore mitteleuropeo dell’Orient Express. Nelle sue fermate nelle città austriache, il treno ha visto passare nobili, artisti e intellettuali che hanno contribuito a farne un’icona della cultura europea.
Una volta giunto in Austria, il treno attraversava i paesaggi montani delle Alpi e poi si dirigeva verso Vienna, capitale di un impero austro-ungarico che, sul finire del XIX secolo, era ancora al massimo del suo splendore. Per l’alta società dell’epoca, salire sull’Orient Express rappresentava un simbolo di status: viaggiare in carrozze lussuose, arredate con legni pregiati e velluti, significava abbracciare un mondo di eleganza e comodità che pochi potevano permettersi.
A Vienna poi i passeggeri si trovavano immersi nella raffinata cultura della capitale imperiale, che in quegli anni era una fucina di fermenti artistici e intellettuali. Lo scrittore Stefan Zweig, ad esempio, nelle sue memorie Il mondo di ieri, descrive la Vienna di quel periodo come un crocevia di idee, dove la letteratura, la musica e le arti visive si fondavano in un clima di straordinaria vitalità. È facile immaginare come la fermata a Vienna fosse anche un’occasione per i viaggiatori di immergersi in questa atmosfera vibrante, visitando teatri, caffè e gallerie d’arte.
Vienna e la Vienna Secession
Tra i personaggi legati alla Vienna dell’Orient Express, uno dei più emblematici è senza dubbio Gustav Klimt. A cavallo tra il XIX e il XX secolo, Klimt e il gruppo della Secessione viennese stavano cambiando radicalmente l’arte e l’estetica della città. La Vienna dell’Orient Express era quella di un’epoca dorata, dove le opere di Klimt, con i loro motivi decorativi ricchi di dettagli e oro, esprimevano il fascino di una società al culmine della bellezza e del lusso. Alcuni passeggeri dell’Orient Express si recavano a Vienna appositamente per acquistare quadri o gioielli che incarnavano lo spirito della Secessione, contribuendo a diffondere questo nuovo stile in tutta Europa.
Non era raro che intellettuali e artisti di spicco frequentassero il Café Central o il Café Sacher, luoghi di incontro per poeti, scrittori e politici. Si racconta che Sigmund Freud, padre della psicoanalisi, fosse stato avvistato al Café Landtmann discutendo delle sue teorie con altri intellettuali, mentre nel Café Central avrebbero sorseggiato caffè personaggi come Lenin e Trotsky. L’Orient Express, con le sue tappe a Vienna, contribuiva a rendere possibile il dialogo tra mondi diversi, unendo l’Oriente e l’Occidente proprio nel cuore dell’Impero austro-ungarico.
L’Orient Express è legato anche a episodi e aneddoti che hanno alimentato la sua fama. Durante il periodo tra le due guerre mondiali, il treno divenne un luogo frequentato da spie e diplomatici. Si racconta che in diverse occasioni agenti segreti utilizzassero l’Orient Express per trasmettere informazioni cruciali, sfruttando il lusso e il fascino del treno come copertura perfetta. Tra le fermate austriache e quelle balcaniche, non era raro che si creassero situazioni di tensione, complici le divisioni politiche dell’epoca.
Un altro celebre riferimento letterario è senza dubbio quello di Agatha Christie, che nel suo romanzo Assassinio sull’Orient Express utilizza il treno come sfondo per un intricato giallo. Anche se la Christie non ambienta il crimine direttamente in Austria, l’ambientazione del romanzo riprende l’atmosfera mitteleuropea, con la sua sofisticazione e la sua oscurità sottesa. È curioso pensare che alcuni degli eventi raccontati dalla Christie potrebbero essere stati ispirati dalle fermate austriache del treno, dove i passeggeri si mescolavano in un turbinio di identità e segreti.
L’eredità dell’Orient Express in Austria non si è esaurita con la fine delle sue tratte storiche. Ancora oggi, Vienna e altre città austriache celebrano il mito del treno, organizzando esposizioni e serate a tema che evocano quell’epoca di lusso e mistero. La società che gestisce l’Orient Express ha restaurato alcune delle carrozze originali, offrendo a pochi fortunati la possibilità di rivivere l’esperienza di un viaggio d’altri tempi, dove i paesaggi alpini e le atmosfere viennesi tornano a incantare i viaggiatori.
L’Austria mitteleuropea dell’Orient Express rimane nell’immaginario collettivo come una tappa imperdibile, dove si respira ancora l’eleganza e la nostalgia di un’epoca passata. Il fascino di questo treno leggendario, che attraversava la Vienna imperiale e la natura alpina, ha lasciato una traccia profonda nella storia della cultura europea, rappresentando il sogno di un viaggio verso l’ignoto, ma anche verso l’anima raffinata e segreta del vecchio continente.