Una creazione ultra percettiva si pone nell’atto di svelare i misteri e le meraviglie dell’esistenza umana. Concepita attraverso l’uso audace e innovativo di corde di diverse dimensioni e materiali, questa opera di 1,27 metri in altezza e 2,7 in larghezza è un vero monumento alla complessità della vita.
Andrea Clementi ha intrecciato abilmente corde ad alta tenacità e filo di ferro cotto su una struttura di fili di metallo, creando un intricato labirinto di linee curve e nodi, che si dipana nello spazio con una grazia intrinseca affatto comune.
Naturalmente “The Life Journey” offre uno sguardo profondo nel cuore dell’umana condizione. Clementi guida così gli spettatori attraverso un viaggio interiore, invitandoli a riflettere sulle scelte che plasmano le nostre vite. Le corde, metafora delle decisioni cruciali che prendiamo ogni giorno, sono fissate dalla struttura metallica come nodi nella trama del destino, segnando momenti di svolta e di riflessione. Questi nodi diventano poi -e quindi- punti di riferimento, segnali luminosi nel futuristico incedere della nostra esistenza, che ci invitano a guardare avanti con speranza e determinazione.
Ogni incrocio, ogni intreccio di corde, diventa un’opportunità per l’osservatore di interrogarsi sul proprio percorso di vita. Le luci e le ombre che danzano tra gli intrecci, riflettendo sulle pareti di cemento grezzo o intonacate bianche, rappresentano un altro livello di significato: esse simboleggiano i nostri stati d’animo mutevoli, le nostre paure e le nostre speranze che si intrecciano nel tessuto della nostra esistenza. Le luci e le ombre che si proiettano sugli intricati intrecci di corde creano un gioco di chiaroscuri che simboleggiano la complessità dei nostri sentimenti e delle nostre esperienze, lasciando aperta la riflessione sul non-risolto: l’opera è la proiezione sulla superficie tramite la luce o la sua materialità?
“The Life Journey” diventa un portale verso mondi interiori, invitando gli spettatori a interrogarsi sulle proprie scelte, sulle proprie aspirazioni e sul significato profondo della propria esistenza.
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