Una curiosa ricorrenza nel 2025, il decennale di un furto che ha fatto storia. Nel weekend di Pasqua del 2015, il quartiere di Hatton Garden a Londra, noto per i suoi gioielli e la sua tradizione orafa, divenne il teatro di uno dei furti più audaci e ben orchestrati della storia recente. Un gruppo di ladri, molti dei quali avevano superato i settant’anni, riuscì a mettere a segno un colpo da milioni di sterline in un modo che combinava astuzia, esperienza e una pianificazione meticolosa.
Il furto di Hatton Garden non fu un’azione impulsiva, ma il risultato di un’attenta pianificazione. Il gruppo, che si autodefiniva “The Bad Grandpas”, trascorse mesi a studiare il luogo e a pianificare ogni dettaglio. Utilizzarono informazioni sui turni di lavoro del personale, i tempi di apertura e chiusura e i punti deboli delle misure di sicurezza. La loro conoscenza della zona e la familiarità con le tecniche di sicurezza dei locali furono determinanti.
Un aspetto cruciale del piano fu l’uso di strumenti da lavoro per la perforazione e il taglio. Equipaggiati con trapani industriali, i ladri riuscirono a forare le pareti di cemento armato e a raggiungere la zona delle cassette di sicurezza. In questo modo, elusero le tradizionali misure di sicurezza, come telecamere e allarmi, permettendo loro di operare indisturbati.
Nella notte tra il 2 e il 3 aprile, i ladri entrarono in azione. Sfruttando un ascensore in disuso, scesero nel seminterrato della struttura e iniziarono a lavorare. Utilizzarono un trapano ad alta potenza per creare un’apertura nel muro e accedere alla sala delle cassette di sicurezza. Questo approccio pratico e diretto, unito all’assenza di una sorveglianza attiva in quel periodo, rese l’operazione relativamente semplice.
Il furto fu completato in circa 60 ore, durante le quali i ladri riuscirono a svuotare un numero imprecisato di cassette di sicurezza, portando via gioielli, denaro contante e documenti di valore per un valore stimato di oltre 14 milioni di sterline. Nonostante il colpo audace, i ladri riuscirono a mantenere un basso profilo e a fuggire senza destare sospetti immediati.
Dopo il furto, la polizia avviò un’indagine approfondita per identificare i colpevoli. Le prime fasi dell’indagine si concentrarono sulla revisione delle registrazioni video delle telecamere di sicurezza circostanti, che però non avevano catturato le immagini del furto a causa della mancanza di registrazione durante le ore notturne.
Tuttavia, la fortuna volse a favore delle autorità quando un testimone oculare segnalò di aver visto un’auto sospetta nella zona. L’auto fu successivamente identificata come appartenente a uno dei sospetti, portando la polizia a esaminare ulteriormente i membri del gruppo di ladri. Un altro indizio chiave fu l’analisi delle comunicazioni tra i membri del gruppo, che rivelò dettagli sulla pianificazione del furto e sui luoghi di incontro.
Utilizzando anche tecnologie moderne, come la geo-localizzazione e l’analisi delle celle telefoniche, gli investigatori furono in grado di tracciare i movimenti dei sospetti prima e dopo il furto. Queste tecniche portarono infine all’arresto di otto uomini, molti dei quali avevano precedenti penali e una storia di attività criminali nel settore dei furti di gioielli.
Nel 2016, il processo per il furto di Hatton Garden ebbe luogo e, nonostante l’età avanzata dei ladri, la giustizia non fu indulgente. I membri del gruppo furono condannati a pene detentive che variavano da 6 a 7 anni. Il caso divenne un simbolo della vulnerabilità delle strutture di sicurezza e dell’abilità degli uomini anziani, mostrando che l’astuzia e la pianificazione possono superare anche le tecnologie più sofisticate.
Questo furto non solo colpì il mercato dei gioielli, ma sollevò anche interrogativi sulla sicurezza di luoghi simili in tutto il mondo, portando molti a rivedere le loro misure di protezione. Il furto di Hatton Garden rimane una lezione preziosa su come anche le istituzioni più sicure possano essere vulnerabili se non adeguatamente protette.
Il furto di Hatton Garden è diventato leggenda non solo per il valore dei beni rubati, ma anche per l’abilità e l’astuzia con cui fu eseguito. Questo episodio ha dimostrato che, in un mondo sempre più tecnologico, la pianificazione meticolosa e la conoscenza del territorio possono ancora prevalere. I ladri anche nella letteratura e trasposizioni filmiche hanno sempre un gran fascino e queste storie, peraltro reali, fanno sognare e sorridere, restituendo a ciascuno il proprio lifestyle.