Pino Manos è stato un artista la cui carriera è stata caratterizzata da una ricerca rigorosa ed essenziale, capace di portare alla luce un’estetica sofisticata e meditativa. Nato in Sardegna, Manos ha sviluppato un percorso artistico unico, intriso di un senso profondo della forma, del colore e della spazialità. La sua appartenenza al movimento del Rigorismo lo colloca in una dimensione artistica particolare, dove la riduzione all’essenziale diventa il fondamento della sua espressione creativa.
Ne scrivo a qualche anno dalla sua scomparsa (2020) perché, come sappiamo, il tempo lascia dentro germi che sbocciano e maturano con noi, accompagnandoci. Ogni volta che passo a lato dei Navigli a Milano, sento il calore e la nostalgia dei nostri incontri nel suo studio variopinto, dinamico e ospitale. Come Pino. E così condividiamo qui un po’ dell’ampiezza della sua arte e lo spirito che la guidava.
Manos iniziò il suo percorso formativo presso l’Accademia di Brera a Milano, dove entrò in contatto con le avanguardie artistiche che influenzarono profondamente il suo stile. Milano negli anni ’50 era un vivace centro culturale, e Manos ebbe l’opportunità di immergersi nel dibattito artistico dell’epoca, in cui dominavano personalità di spicco come Lucio Fontana. Questo ambiente stimolante lo condusse alla scoperta del Rigorismo, un movimento artistico che si proponeva di esplorare la purezza delle forme attraverso un’estetica di riduzione.
Il Rigorismo si poneva l’obiettivo di andare oltre le forme figurative tradizionali, eliminando il superfluo per evidenziare l’essenza dell’arte. Con quest’approccio, Manos si è spinto verso opere caratterizzate da monocromi e toni neutri, che esprimono una sobrietà formale e una spiritualità introspettiva. Le sue opere, spesso composte da tele su cui tracciava linee e rilievi semplici, evocano un senso di equilibrio e perfezione.
La cifra stilistica di Manos è indissolubilmente legata alla scelta dei materiali e alla precisione formale. Le sue opere consistono principalmente in tele monocrome in cui emerge un trattamento rigoroso delle superfici. Attraverso un sapiente uso di colori essenziali, prevalentemente bianco, nero e blu, l’artista crea tele che inducono una meditazione profonda e pacata. Manos concepiva le sue opere come luoghi di riflessione, spazi in cui il pubblico potesse ritrovare un senso di pace e contemplazione.
Tra le sue tecniche più distintive vi è quella dell’uso di tagli e solchi sulle tele, una pratica che lo avvicina a Lucio Fontana, ma che in Manos assume un significato proprio, meno drammatico e più sereno. Questi segni non sono ferite, ma piuttosto esplorazioni della spazialità e del tempo, rese tangibili attraverso un linguaggio artistico asciutto. Manos giocava anche con la luce e l’ombra, che interagiscono con le superfici dei suoi lavori, rendendo le sue tele vive e capaci di trasformarsi a seconda della prospettiva dell’osservatore.
L’arte di Pino Manos ha suscitato interesse ben oltre i confini italiani, trovando rappresentanza e mercato nelle principali capitali dell’arte contemporanea come New York, Parigi e Londra. In queste città, gallerie di rilievo espongono e vendono le opere di Manos, rendendo la sua produzione accessibile a un pubblico internazionale e permettendogli di consolidare il proprio valore all’interno del mercato dell’arte.
A New York, la scena artistica americana ha accolto con entusiasmo il lavoro di Manos, grazie al suo approccio minimalista che risuona con le tendenze astratte della scena artistica locale. Qui, alcune delle gallerie di punta, come la Galerie Perrotin, hanno ospitato le sue opere. La rappresentazione di Manos negli Stati Uniti ha consentito all’artista di raggiungere un collezionismo di alto profilo, dove i suoi lavori sono stati apprezzati per la loro modernità e raffinatezza.
A Parigi, l’artista è stato rappresentato in luoghi prestigiosi, grazie a gallerie che hanno riconosciuto il valore della sua poetica rigorosa e disciplinata. Tra queste, la Galerie Templon è una delle realtà che ha accolto l’arte di Manos, offrendo un punto di contatto tra l’artista italiano e i collezionisti francesi, notoriamente appassionati dell’arte astratta. Le sue opere sono state apprezzate in Francia per il loro rigore e l’equilibrio formale, elementi che richiamano anche la tradizione artistica classica.
Londra rappresenta un altro punto focale per l’espansione dell’arte di Manos. In questa città, il suo lavoro è stato esposto presso la Saatchi Gallery, nota per il suo impegno nella promozione dell’arte contemporanea. Il contesto londinese ha permesso a Manos di inserirsi in una rete di collezionisti e amanti dell’arte internazionale, consolidando il suo ruolo nel panorama del rigorismo a livello globale.
Inoltre Opera Gallery presente in svariate località di grande importanza, New York, Parigi, Aspen, Monaco, etc, ha stretto con Pino Manos un sodalizio, lui ancora in vita.
Nonostante sia meno noto al grande pubblico rispetto ad altri esponenti dell’arte contemporanea italiana, Pino Manos ha lasciato un’impronta duratura e significativa. La sua capacità di sottrarre e ridurre all’essenziale, pur mantenendo un forte impatto visivo, ha portato avanti la ricerca rigorista con uno stile personale e distinto. Le sue opere, che oggi si trovano in collezioni private e musei internazionali, testimoniano l’unicità della sua ricerca artistica.
L’interesse per le sue opere non accenna a diminuire, e il mercato dell’arte continua a guardare con attenzione all’eredità di Manos. La sua estetica rigorosa e la coerenza della sua poetica lo rendono un punto di riferimento per chi ricerca un’arte capace di trascendere mode e tendenze, offrendo uno spazio di riflessione in un mondo sempre più frenetico.
Pino Manos rappresenta una figura emblematica del Rigorismo, con un approccio che risuona ancora oggi nelle principali capitali dell’arte internazionale. Grazie al suo lavoro in gallerie prestigiose di New York, Parigi e Londra, ha conquistato una fama duratura e un mercato in crescita. La sua produzione, composta da opere raffinate e intrise di rigore formale, invita lo spettatore a un viaggio nella purezza della forma, un’esperienza visiva che trascende i limiti dello spazio e del tempo.
Author: Mr. Aldo Federico Nobile